io vivo in un mondo pieno di gente che finge di essere quella che non è, ma quando parlo con te sono come voglio essere

giovedì 14 novembre 2013

Maracaibo

Se l'amore fosse sesso, sarebbe tutto molto facile.
Un uomo e una donna, due uomini o due donne, anche in ordine sparso e in numeri variabili, col sesso riescono a risolvere e a soddisfare l'equazione algebrica derivata, così che sparsi i punti su un piano ricondurli all'origine e meno complicato di quel che sembra.
Ma l'amore è un'altra cosa.
L'equazione, tu mi ami uguale io ti amo, spesso non quadra. Tu non mi ami equivale a ne prendo atto ma continuo ad amarti.
L'amore nasce per caso, a volte ci si sbatte contro per caso, a volte per anni neanche si è in grado di riconoscerlo, a me ha fatto innamorare il suo maglione arancione.
Volendo essere sinceri, quel maglione l'ho odiato.
È cominciato tutto al bar, nella pausa caffè.
Come al solito ero di fretta, ordino il caffè, prendo la tazza e punto verso un tavolo per concedere due minuti di tregua alle caviglie martoriate dalle scarpe troppo alte.
È un attimo e mi ritrovo semi sdraiata sul suo tavolo dopo un volo rovinoso, con il caffè che oltre ad inzuppare il suo giornale ha tragicamente disegnato schizzi naif sul suo maglioncino.
- Mi scusi, sono desolata
- Si è fatta male?
- No... sto bene...
Un momento dopo, mentre cercavo di darmi un contegno sistemandomi la gonna, che era risalita fino a metà coscia, mi rendo conto del disastro sul suo maglione.
Mi offro di rimediare pagando la tintoria.
- Non si preoccupi, penso che lo butterò, non mi è mai piaciuto, anzi lo levo subito.
Rimango impalata davanti a lui mentre si sfila prima le maniche una dietro l'altra e poi lentamente con un movimento fluido e sicuro il resto, appallottola il maglione e lo mette sul tavolo.
Istintivamente lo prendo.
- Glielo faccio lavare, dopo domani lo riporto qui se per lei va bene.
- No davvero non è necessario, è un vecchio maglione non vale la tintoria.
Mentre mi allontanavo con il maglione incastrato sotto il braccio, sentivo i suoi occhi seguirmi attraverso il locale, mentre io continuavo a maledire la mia goffaggine.
Avrò lavato i miei maglioni decine di volte, laverò anche questo a casa, può scordarsi la tintoria.
Ma non avevo previsto molte cose, men che meno che il maglione da XL diventasse una M, maledizione!
La pausa pranzo dell'indomani l'ho passata cercando disperatamente un maglione arancione uguale a quello che oramai poteva benissimo essere stato sempre della mia taglia.
A fine giornata odiavo quel colore più di ogni altra cosa, mi erano passate sotto gli occhi tutte le possibili gradazioni di arancione, ma niente nessuna che si avvicinasse lontanamente a quello del disastro.
La notte fu popolata da sogni strani.
Spiagge caraibiche colorate di arancio, su cui al posto delle palme crescevano enormi mangrovie.
E poi gli animali, tanti animali, bertucce, pappagalli, orsi, giraffe, cavalli, cani, persino un mammut, che ballavano sotto le luci psideliche di una discoteca all'aperto un Maracaibo,  tutti indossavano un maglioncino arancione, ma non uno qualsiasi, proprio di quell'arancione che io non ero riuscita a trovare.
L'indomani comprai il primo maglione arancione che mi capitò a tiro, aspettai l'ora di pranzo e andai al bar.
Ma lui non arrivò.
Tornai ogni giorno al bar, restavo li con la busta di carta poggiata vicino alla sedia, bevevo il mio caffè e controllavo la porta, dopo una settimana mi dissi che era inutile portarmi dietro quel sacchetto, l'uomo misterioso non sarebbe ritornato.
I sogni strani invece ritornavano ogni notte. Ora nel sogno anche io indossavo il maglione arancione, e ballavo Maracaibo in coppia con il mammut.
Poi un giorno l'uomo dal maglione arancio è tornato.
- Il maglione in tintoria non sono riusciti a smacchiarlo, così ne ho comprato uno nuovo, ma lei non più passato...
- Mi scusi? Di cosa sta parlando?
- Il maglione arancione....io che cado  e lo macchio col caffè....è successo qui circa un mese fà.
- Si....ricordo.... in realtà non troppo bene, ma prego si sieda e mi racconti, prende un caffè con me?

È iniziata così.
Lui non mi piaceva all'inizio, forse neanche io a lui, neanche il sesso era nei nostri programmi imminenti, solo che ogni giorno ritornavamo in quel caffè.
Tre anni dopo, per caso, facendo un trasloco ho ritrovato il sacchetto col maglione arancione.
Mentre sorridevo ripensando alla corsa per i negozi fatta per comprarlo, presi delle forbici ed iniziai a tagliuzzarlo.
Gli occhi, il naso, la bocca, infondo era halloween e non avevo la zucca, sarebbe stato un buon surrogato.
La infilai e in punta di piedi, badando a non far rumore mi infilai nella mia parte di letto, l'unico mobile che non era stato ancora smontato.
Bussai sulla sua schiena e dissi: Vuoi ballare Maracaibo?







10 commenti:

  1. Oh. Adesso mi spieghi che cosa manca a questo racconto per poter essere chiamato eds. Per me sei dentro, ma in pieno eh.

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    1. oh è che non mi pare tanto divertente solo molto arancione :)

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    1. Oh si c'era pure un rospo che ballava il Maracaibo, ma per la privacy non l'ho nominato

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  3. mare forza nove... fuggire sì, ma dove?
    grande Li', cmq se per Bianca sei dentro, per me sei fuori.
    :P

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    1. Essere fuori è la mia più grande aspirazione, mi fai compagnia? ;)

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  4. DIO Dario!
    Vorrei sapere come fai a cogliere e ed esprimere così bene con una sola parola il senso delle cose, anche quelle apparentemente nascoste.

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  5. I ritardo, ma sono arrivata a leggerti. I mammut valgono ben un EDS. Forse non è divertente, ma è un bell'incontro

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Ho messo la moderazione non per censurarvi, ma solo perchè voglio essere la prima a leggere i vostri commenti una sorta di ius primae noctis.
L'ho messa anche perchè siccome non controllo quasi mai le mail, se qualcuno vuole mandarmi un messaggio privato ha la certezza che lo legga, nell'altro caso a volte passa pure un mese prima di...
Ciao a tutti, se non vi piace sappiate che a me non importa un fico secco.